Il Natale è una festa magica che resiste alla frenesia dei nostri tempi.
Ciò che rende unica questa ricorrenza è l’attesa durante la quale, chi più chi meno, si lascia coinvolgere; ogni luogo ne porta gli odori, i sapori, lo scintillio delle luminarie e anche il più “Grinch” finisce per apprezzarne l’atmosfera.
Tutte le città diventano più affascinanti ma a noi piace pensare che Bologna lo sia di più. La frizzante aria invernale, il profumo dei dolci e il centro storico illuminato a festa ne fanno una tappa da non perdere sia per i turisti che per i residenti.
Piazza del Nettuno già splendida, con Palazzo Re Enzo e la fontana del Giambologna, è arricchita dalla presenza dell’albero di Natale, quest’anno alto 22 metri che, soprattutto di sera, regala un gioco di luci da togliere il fiato.
Anche la torre degli Asinelli si è vestita a festa. Ricoperta su tutti i lati e per tutti i suoi 90 metri di altezza da una cascata di luci a led della tonalità del mattone del monumento stesso. Protagonista indiscussa, il simbolo della città si staglierà illuminata attraverso i tetti e sarà visibile da più punti, anche dalla periferia più lontana, sino al 10 gennaio.
Brillano anche Via Indipendenza, via Ugo Bassi e Via Rizzoli ma, negli ultimi anni è Via D’Azeglio, con le luminarie artistiche, a richiamare l’attenzione.
Dopo l’omaggio degli anni scorsi a Lucio Dalla e Cesare Cremonini, quest’anno Bologna celebra un personaggio recentemente scomparso, molto amato dal pubblico italiano e internazionale: Raffaella Carrà.
Nata a Bologna il 18 giugno 1943, nell’istallazione di Via D’Azeglio sarà ricordata con quattro brani tra i più rappresentativi: “Ballo Ballo”, “A far l’amore comincia tu”, “Tanti Auguri” e “Rumore”. I titoli dei brani sono stati disegnati dai quattro artisti Malika Ayane, Bob Sinclar, Nina Zilli e Alexia. Ad accompagnarci nella passeggiata non solo i brani ma anche quattro volti della Raffaella nazionale che la rappresentano in momenti rilevanti della sua carriera. Va detto che le luci a neon sono di colore giallo che era il colore preferito di questa artista, già leggenda, figlia di questa città.
Tutto è pronto quindi per godersi i vari mercatini come quello storico di Santa Lucia sotto il portico dei Servi in Strada Maggiore. In questo, che è il mercatino di Natale più antico d’Europa, nato nel XVIII Secolo, si possono comprare statuine artigianali per il presepe, articoli da regalo fatti a mano, dolciumi e giocattoli per i più piccini.
In piazza Minghetti si potrà passeggiare fino al 19 dicembre tra le casette in legno del Villaggio di Natale Francese. Oltre all’oggettistica possiamo fare scorta di prodotti enogastronomici d’oltralpe come macarons, cioccolatini, biscotti ma anche vini e formaggi. Lasciandosi guidare dal profumo sarà possibile deliziarsi con croissant appena sfornati oppure se si è alla ricerca di un regalo originale c’è la casetta delle spezie dove si potranno provare aromi particolari e rari.
Per gli amanti del cioccolato torna, dopo la pausa forzata dell’anno scorso, il CIOCCOSHOW. In piazza XX Settembre gli stand accontentano golosi di ogni sorta: vegan, bio, fondente, classico al latte o ricercato con abbinamenti nuovi. Parola d’ordine è artigianalità, dalla lavorazione della fava del cacao al prodotto finito.
A tal proposito c’è anche la possibilità di conoscere tutte le fasi della lavorazione del cioccolato assistendo alla creazione di una barretta da portarsi a casa come ricordino, esperienza deliziosa sia per i grandi che per i più piccoli.
Le tradizioni del Natale a Bologna, città molto legata al food passano inevitabilmente dal cibo.
Per il giorno di Natale i bolognesi non hanno dubbi su cosa mettere in tavola : tortellini cotti nel brodo di cappone. Se non si ha una sfoglina di fiducia ci si può aggirare per le viuzze del centro alla ricerca del Tortellino con la T maiuscola.
Ma come fare l’acquisto giusto? Occhio alla grandezza! In un cucchiaio ce ne devono stare 5, e attraverso la sfoglia “si deve vedere San Luca” come ci tramanda la saggezza popolare. Inoltre, considerando il tempo che ci vuole per farli e le materie prime che devono essere di prima qualità, diffidare da chi li vende a meno di 35 € al chilo.
Se invece si è alla ricerca di un dolce tipico natalizio a Bologna c’è il Certosino preparato con un impasto a base di miele, cioccolato, frutta secca e….i bistrattati canditi tra cui spicca soprattutto il cedro. Di solito si prepara diverse settimane prima di Natale per dare tempo ai sapori di amalgamarsi e fondersi tra loro.
In queste righe c’è l’essenza di questa città, ricca, grassa, dotta.
Non ci resta che augurarci “ Ban Nadel”.
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