La primavera è il momento in cui la natura si risveglia, quel periodo dell’anno in cui le giornate si allungano, il sole scalda piacevolmente e si ha voglia di trascorrere più tempo all’aria aperta, immersi nei colori vividi e brillanti della nuova stagione.
Rimanendo in città o nelle immediate vicinanze, Bologna mette a disposizione tanti spazi verdi ideali per un bel pic-nic, una scampagnata o per un po’ di movimento in vista della prova costume. Gli amanti del relax assoluto possono invece munirsi semplicemente di un telo per stendersi al sole in uno dei tanti parchi incastonati nella città, o poco fuori, così da fare il pieno di vitamina D e regalare benessere a mente e corpo.
Dal centro alla periferia, ogni zona e ogni quartiere ha i suoi parchi più o meno estesi ma al turista che vuole fare una pausa tra una visita guidata e l’ingresso ad un museo vediamo di consigliarne alcuni.
Il parco più frequentato della città è situato tra Porta Castiglione e Porta Santo Stefano, dove per 26 ettari si estendono i Giardini Margherita. Questo polmone verde fu aperto al pubblico il 16 luglio del 1879 e porta il nome della Regina Margherita di Savoia consorte del Re Umberto I.
Ispirato ai parchi romantici inglesi, è uno spazio cittadino che conserva buona parte dell’assetto originario: i larghi viali alberati, che cambiando colore scandiscono le stagioni, terminano in ampi prati verdi con campi da calcio e basket. Troviamo un incantevole laghetto creato con le acque del Savena con al centro un isolotto artificiale, graziosi boschetti di querce e tante specie arboree esotiche come ippocastani, pini, cedri e una sequoia.
Per evitare la ressa dei Giardini Margherita, pur restando in città, ad un passo dalla stazione ferroviaria, c’è il Parco di Villa Angeletti, un’area verde che si estende per circa 8,5 ettari lungo la sponda destra del fiume Navile. All’ingresso di via Carracci dà il benvenuto ai visitatori una formica gigante in bronzo. Il parco prende il nome dalla villa chiamata Angeletti già nei documenti ottocenteschi e di cui oggi non rimane più nulla a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’area è divenuta parco pubblico in tempi alquanto recenti e conserva alberi da frutto preesistenti, tigli, salici e vegetazione spontanea soprattutto lungo la riva del fiume. Questo parco è da tenere d’occhio in quanto durante la bella stagione ospita sovente spettacoli ed eventi culturali.
Spostandoci in periferia c’è un vero e proprio gioiellino: il parco della Ca’Bura.
Lo spazio, costituito da prati e collinette, ruota intorno ad un laghetto artificiale popolato da oche e anatre starnazzanti, eleganti cigni bianchi e neri, pesci ben nutriti e tartarughe pacifiche. Passeggiando intorno al lago si possono incontrare impettiti galli di razza livornese con le loro lucide piume nere che si contendono lo spazio con altri pennuti.
Lo specchio d’acqua presente dà a questo parco un non so che di incantato, e dalla cima delle due collinette il panorama è ancora più bello in qualunque ora della giornata.
Ci sono aree gioco per bambini e aree attrezzate per gli sportivi ma c’è anche una delle migliori gelaterie della città che merita una tappa.
Se si chiede ad un Bolognese dove poter organizzare un pic-nic vi indirizzerà sicuramente sui colli per immergersi completamente nella natura. Ed ecco che situato sulle prime colline bolognesi e accessibile da via San Mamolo o da Via di Gaibola c’è il Parco di Villa Ghigi. Da qui si può godere di una meravigliosa vista sulla città e apprezzare la sempre più ricca biodiversità. Per questo il parco, gestito dalla Fondazione Villa Ghigi, è meta per esperienze educative, culturali oltre che per piacevoli passeggiate. Si possono gustare, con moderazione, frutti tipici del luogo come ad esempio i rusticani che sono delle piccole prugne di colore giallo, arancio o rosso quando sono maturi.
Lungo la sponda destra del fiume Reno si estende il Parco della Chiusa noto anche come parco Talon dal nome degli ex possessori di queste terre. Così addentrandoci dall’ingresso principale si giunge davanti a ciò che resta della villa dei marchesi Sampieri Talon. La costruzione tra il XVIII e il XIX secolo era frequentata da ospiti illustri come Stendhal e Rossini. Tutt’intorno vi è un’area molto estesa, ricca di itinerari da percorrere a piedi o in bici e di ampie zone di prato dove stendersi o fare una scampagnata.
Parco Talon risulta Interessante anche dal punto di vista storico. Sotto la sua superficie si snoda un acquedotto romano risalente al 100 a.C ancora funzionante che porta l’acqua del torrente Setta fino al centro di Bologna. Per quanto riguarda la storia più recente invece molto interessante è il rifugio antibomba Ettore Muti. Durante la seconda guerra mondiale, in questa galleria di 114 metri hanno trovato riparo dai terribili bombardamenti aerei tanti cittadini, fino a 500 contemporaneamente.
Se vogliamo godere ancora di una vista mozzafiato su Bologna e San Luca, possiamo raggiungere da Porta Saragozza, in macchina o con i mezzi pubblici il parco di San Pellegrino. É più conosciuto come il “parco dei 300 scalini” e il motivo è facilmente intuibile, perciò, dotiamoci di scarpe comode e una volta in cima non ve ne pentirete.
La lista sarebbe ancora lunga, pertanto se capitate da queste parti non trascurate questo lato inedito… Bologna ha un cuore verde tutto da scoprire.
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